sabato 24 settembre 2011

MORFOLOGIE ESISTENZIALI- LUIGI DI SARRO

Luigi Di Sarro - Morfologie esistenziali

luigi di sarroMorfologie esistenziali è il tema della mostra in omaggio a Luigi Di Sarro, curata da Paola Ballesi e promossa dal Comune di Recanati in collaborazione con il Centro di documentazione e ricerca artistica “Luigi Di Sarro” di Roma, con l’Associazione “Spazio Cultura” di Recanati e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Macerata. L’esposizione che sarà inaugurata il 23 settembre rimarrà aperta fino al 30 ottobre 2011 presso il Museo Civico Villa Colloredo Mels.
Luigi Di Sarro è stato medico e artista, già docente di Anatomia all’Accademia di Belle Arti prima di Macerata poi di Roma, che negli anni Sessanta e Settanta aveva maturato un’importante ricerca sperimentale sul linguaggio figurativo e le sue forme.
Una ricerca nutrita di grande libertà espressiva, libera come la sua giovane vita improvvisamente interrotta la notte del 24 febbraio 1979. Luigi Di Sarro è morto a 37 anni, ucciso per un tragico errore da forze dell’ordine in borghese durante i controlli nella capitale nel periodo degli “anni di piombo”.
Alla sua morte la famiglia ha fondato il Centro “Luigi Di Sarro”, uno spazio nel quartiere Prati di Roma per ospitare il suo archivio e promuovere giovani artisti emergenti, attraverso cui l’amore dell’arte per la vita e della vita per l’arte possa continuamente rinnovarsi e trovare ulteriori appassionate conferme.
Luigi Di Sarro appartiene a quella generazione di artisti utopici che hanno attraversato la metà degli anni Sessanta e tutti gli anni Settanta, convinti che l’arte dovesse farsi carico di un radicale progetto di cambiamento dei propri linguaggi e di tutto il mondo.
La mostra ricostruisce l’ultima stagione dell’artista, attraverso l’esposizione di 35 opere di grafica, fotomontaggi e fotografie cui l’artista ha consegnato forse il percorso investigativo a lui più congeniale.
Biografia
Luigi Di Sarro nasce a Lamezia Terme il 1° novembre 1941. Nel ‘42 la famiglia si trasferisce definitivamente a Roma. Fin da giovanissimo manifesta una spiccata inclinazione per il disegno, la pittura e la fotografia .
Nel 1958 frequenta l’Accademia Libera del Nudo e nel 1959 il Corso di Disegno. Dopo gli studi classici coltiva parallelamente gli interessi artistici e quelli scientifici. Si laurea in Medicina e Chirurgia nel ’67 all’Università di Roma.
Nel 1968 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma dove segue i corsi di Emilio Greco (scultura), Franco Gentilini (pittura), Lino Bianchi Barriviera e Mino Maccari (incisione), di Antonio Del Guercio e di Enrico Crispolti (storia dell’arte), diplomandosi nel 1972.
Dopo aver insegnato a Roma, nel ‘74 ottiene la cattedra di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di Macerata e nel ’78 all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Nel 1976 è invitato ad intervenire nella rubrica televisiva “Occhi mani e fantasia”; seguiranno suoi interventi in trasmissioni TV qualche anno più tardi.
Nel 1976-77 partecipa al Gruppo-laboratorio della Calcografia Nazionale diretta in quegli anni da Carlo Bertelli.
Nel ’78 attrezza maggiormente lo studio d’arte nella sua casa al Lago di Vico (dove si propone di far sorgere una Scuola d’arte sperimentale) e apre lo spazio del suo studio d’arte di Roma in Via Paolo Emilio 28, che denomina, “MICRON/Studio d’Arte Sperimentale/Foto – Sign – Movément – Sound”.
Alla sua formazione hanno contribuito anche i numerosi viaggi all’estero in Germania, Austria, Francia, Inghilterra, Tunisia, Egitto, Stati Uniti e Giappone.
Fin dal 1956 espone in manifestazioni artistiche nazionali ed internazionali ottenendo riconoscimenti e premi. Tiene la sua prima mostra personale a Roma nel 1968.
La sua ricerca informata e solitaria si svolge lungo gli anni Sessanta e Settanta. Accanito sperimentatore, al disegno, che pratica quotidianamente, alla pittura, all’incisione, alla scultura e alla fotografia aggiunge l’esplorazione del mondo dei suoni, della performance e altro ancora.
Muore improvvisamente a Roma il 24 febbraio 1979 lasciando una vasta produzione artistica, alcune opere già in collezioni museali in Italia e all’estero, e progetti, appunti, aforismi.
Nel 2006 il Comune di Roma ha intitolato a Luigi Di Sarro una via cittadina nel X Municipio.

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